Ormai dovresti sapere che l’invecchiamento della pelle si combatte anche in città.

Quanto è bello stare al sole, soprattutto dopo essere stati rinchiusi tra quattro mura per tanto tempo.

È giusto stare al sole, il sole fa bene: favorisce la produzione di serotonina (l’ormone del benessere); stimola la produzione di vitamina D e giova alle ossa e alle articolazioni; contribuisce alla prevenzione di malattie cardiovascolari, psoriasi, diabete, rachitismo e tanto altro ancora.

Sarebbe perfetto se non fosse per le controindicazioni delle radiazioni ultraviolette: i raggi UVA e UVB. L’esposizione al sole porta infatti con sé anche il fotoinvecchiamento.

Cosa vuol dire nella pratica? Il sole porta a uno squilibrio nella produzione di collagene e le conseguenze possono essere rughe profonde, perdita di tono e compattezzaassottigliamento del derma e secchezza fino a macchie.

Come limitare questi danni e godersi in libertà le belle giornate?

Proteggendosi. Anche in città.

Per limitare il fotoinvecchiamento è importante proteggersi sempre con un solare ad azione antiossidante, così come è importate, la sera, utilizzare un doposole ristrutturante che dia nutrimento alla pelle e la idrati. I prodotti più all’avanguardia hanno texture leggere, che, pur garantendo la corretta protezione, non appesantiscono, non appiccicano e non ungono e possono essere usate tutti i giorni anche in città.

Quando bisogna iniziare a usare i solari?

I raggi UVA non variano nel corso dell’anno, mentre i raggi UVB raggiungono la loro maggiore concentrazione nel periodo estivo.

Per limitare il fotoinvecchiamento i solari dovrebbero essere utilizzati almeno da maggio a ottobre.